![]() | ![]() | ![]() |
---|---|---|
![]() | ![]() |
"e se ti dicessi che..."
Benvenuti nella sezione di Sensorio relativa ai manifesti, un modo per incuriosire e conoscere meglio la molteplicità della sinestesia. La frase "e se ti dicessi che..." descrive in maniera ironica una peculiarità di alcune tipologie di sinestesia, cinque per la precisione. Scoprile tutte.
Se hai dubbi sulla sinestesia o su cosa sia Sensorio, esplora il sito!
"e se ti dicessi che...
il numero 5 è giallo?"
Parliamo della sinestesia grafema-colore, ossia una delle forme più diffuse. Un grafema, quindi una lettera o un numero, evoca nel sinesteta la visione di un colore, sia che tale grafema venga letto, ascoltato o immaginato. I colori variano, per ogni sinesteta, in base a forma, disposizione spaziale, trasparenza, grado di copertura, intensità e sfumatura; inoltre anche l’associazione tra grafema e colore è diversa : se per un soggetto la lettera A è rossa, per un altro potrebbe essere blu.
Un personaggio famoso che rientra in questa tipologia di sinestesia è lo scrittore di romanzi, poesie e racconti, Vladimir Nabokov. Egli non fu l'unico della sua famiglia a sperimentare la sinestesia: anche sua madre e suo figlio, Dimitri, erano sinesteti.

"e se ti dicessi che...
la musica pop è rossa e arancione?"
Si parla della sinestesia audio-visiva, la forma di sinestesia per cui uno stimolo sonoro può suscitare un’esperienza visiva. Per alcuni la sinestesia è suscitata solo da parole pronunciate a voce, per altri invece da qualsiasi stimolo acustico, dai semplici suoni singoli a vere e proprie melodie, in questi due casi la sinestesia potrebbe dipendere da aspetti diversi dello stimolo sonoro: da una parte la rappresentazione linguistica, dall’altra proprietà percettive come il tono. È il caso di Melissa McCracken, ragazza americana che vede letteralmente la musica e imprime su tela le sue allucinazioni percettive.

"e se ti dicessi che...
vedere una persona ferita, fa percepire dolore nel proprio corpo?”
È il caso di Carolyn Hart che presenta la forma di sinestesia visivo-tattile (o Mirror Touch). Essa consiste in un’esperienza in cui l’osservazione di un tocco su un’altra persona evoca sensazioni tattili sul corpo dello stesso osservatore. Ogni singolo giorno la ragazza vede qualcosa che le innesca ondate di dolore. Questo le rende difficile vedere molti degli intrattenimenti contemporanei. Per esempio Carolyn adora “Il Trono di Spade”, ma non può guardare il programma perché troppo violento. Nonostante questo, la sua sinestesia le fa percepire anche esperienze positive: quando guarda il balletto, sente i suoi muscoli muoversi.
Non si tratta di una semplice sensazione emotiva per la quale prova una forte ammirazione e un forte senso di bellezza nel guardare il balletto, ma lo sente fisicamente sul proprio corpo.

“e se ti dicessi che…
la musica d’organo fa sentire formicolii dappertutto?”
Si tratta della sinestesia audio-tattile. Questo tipo di sinestesia si verifica quando i suoni uditi dal sinesteta producono una sensazione tattile in alcune aree all'interno e all'esterno del corpo. Ci sono una miriade di sensazioni che possono essere provate e che variano da un sinesteta all'altro. Un suono potrebbe sembrare una sensazione di formicolio per un sinesteta mentre per un altro lo stesso suono è percepito come la pressione che normalmente associamo a qualcosa che accarezza la nostra pelle. Cercando su vari forum di sinesteti è stato riscontrato il caso di un ragazzo per cui ogni qualvolta ascolta un determinato tipo di musica o suono, egli prova una sensazione di formicolio o talvolta una sensazione di elettricità statica in vari punti del corpo.

“e se ti dicessi che…
il nome Janette sa di bacon tagliato spesso?”
Una persona che ha una sinestesia lessico-gustativa percepisce le parole (sia parlate che scritte) come gusti, odori, sapori e consistenze. È stato dimostrato che il fenomeno include suoni non lessicali, come la musica o ad esempio il suono di un martello pneumatico. L'esperienza delle sensazioni evocate è spesso collegata al suono della parola, ma alcuni ricercatori pensano che possa essere col-legata anche al significato della parola. Inoltre, non tutte le parole (visualizzate o ascoltate) e i suoni inducevano la stessa intensità o complessità di gusto nel sinesteta. Un esempio di questa sinestesia è riscontrabile in James Wannerton: ogni volta che sente o legge una parola, riesce a sentirne il gusto in bocca, anche se in quel momento non sta mangiando nulla. La sua fidanzata attuale si chiama Janette e sa di bacon tagliato spesso.
